Un Capolavoro di Ingegneria che Ha Riscritto le Regole delle Gare Automobilistiche
Nel panorama delle corse automobilistiche, l’Alfa Romeo GTA 1300 Junior emerge come una vera e propria leggenda. Questo gioiello ingegneristico, presentato per la prima volta nel 1968, ha segnato un’epoca, ridefinendo le aspettative e le performance nel mondo del motorsport.
La storia di questo modello iconico inizia con la sua progenitrice, la Giulia Sprint GTA, che stabilì nuovi standard di leggerezza e agilità. Ma è con l’arrivo della 1300 Junior che Alfa Romeo ha elevato ulteriormente il concetto di vettura da corsa. Con una cilindrata ridotta a 1.290 cc, la GTA 1300 Junior ha mantenuto la stessa anima vincente della sua sorella maggiore, ma con un approccio più accessibile e versatile.
Nonostante un peso leggermente superiore rispetto al modello precedente, la GTA 1300 Junior si è distinta per la sua capacità di dominare le gare. Equipaggiata con un motore da 96 CV in versione stradale e potenziata fino a 180 CV nelle versioni da competizione, questa piccola Alfa ha infranto ogni previsione, conquistando titoli e vittorie in eventi prestigiosi come la Coupe des Alpes e la 4 Ore di Jarama.
Questo modello è diventato un simbolo del principio “Win on Sunday, sell on Monday” (Vincere la domenica per vendere il lunedì), con Alfa Romeo che ha venduto oltre 250.000 esemplari della Giulia. Tuttavia, soltanto 447 di questi furono la 1300 Junior in versione Gran Turismo Alleggerita, rendendola una vera rarità.
L’Alfa1300 Junior, un gioiello del 1969, sfoggia un’eleganza rara con la sua verniciatura “Biancospino”, un insolito bianco, accentuato da una vivace livrea verde. Questo esemplare si distingue non solo per le sue condizioni impeccabili ma anche per le raffinate modifiche apportate dalla Automobile Tricolore di Isorella. Gli alberi a camme potenziati e i tromboncini di aspirazione elevano la potenza a circa 115 CV, avvicinandosi alla versione da 1.600 cc.
Originariamente concepita come una versione più accessibile rispetto alla sua sorella maggiore, la 1300 Junior mantiene un peso a secco di soli 795 kg. La sua cilindrata ridotta, preferita da molti, permette regimi di rotazione più elevati, trasformando ogni viaggio in un’esperienza di guida inaspettatamente esaltante.
Al momento di avviare il motore, il caratteristico del suo quattro cilindri cancella ogni dubbio sull’aspirazione non originale, conquistando immediatamente l’apprezzamento di qualsiasi passeggero. A bassi regimi, il motore è sorprendentemente lineare, ma superati i 5.000 giri, rivela un carattere e una foga irresistibili. La vera grandezza della GTA, tuttavia, sta nella capacità di far passare in secondo piano il motore rispetto alle sue altre qualità eccezionali.
Il cambio, per esempio, non è solo apparentemente eccezionale: lo è davvero. La leva alta e inclinata verso il guidatore è un tributo all’ergonomia, mentre gli innesti sono di una morbidezza e fluidità strabilianti. Persino la sua corsa lunga diventa un pregio, permettendoci di godere più a lungo della precisione di questa trasmissione.
Nonostante le riserve iniziali sui freni, tipici di molti modelli degli anni ’60, siamo rimasti piacevolmente sorpresi. Il pedale, ancorato solidamente al pavimento, offre un morso incisivo e una modulabilità impeccabile. Più guidiamo, più la GTA ci conquista, specialmente quando affrontiamo strade tortuose ricche di rotonde e curve veloci.
La guida della GTA è qualcosa di difficile da spiegare: nonostante lo sterzo Hellebore abbia un punto morto iniziale e una sensibilità limitata, la vettura riesce a trasmettere una fiducia eccezionale nell’avantreno, soprattutto in fase di inserimento e percorrenza in curva. L’Alfa Romeo dimostra una tenuta di strada e un equilibrio di guida che lasciano senza parole. Si percepisce quasi tangibilmente lo spostamento di peso verso il retrotreno, che si traduce in un delicato traverso in uscita di curva. Dopo il punto di corda, ci ritroviamo con un minimo angolo di controsterzo e un’agilità che ricorda quella di una ballerina classica.
Familiarizzando con la piccola 1300, ci si trova di fronte a una guida che può essere descritta solo come una danza, una danza delicata di mani e piedi, scandita dai ritmi di un telaio raffinato e di un motore brillante. La GTA è un piacere da ammirare, con una storia affascinante che, con il suo approccio posato, ci fa riflettere su come potrebbe insegnare a molte (troppe) sportive moderne una lezione sulle capacità dinamiche.
La GTA 1300 Junior rappresenta un capitolo fondamentale nella storia delle corse automobilistiche. Con la sua combinazione di innovazione, prestazioni e stile, ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore degli appassionati e nella storia di Alfa Romeo. Un piccolo gigante della pista che continua a ispirare e affascinare, un capolavoro di ingegneria che ha riscritto le regole del gioco.