Il Capitano: Tra Colori, Emozioni e un Addio Prematuro

28 Ago , 2023 - Storie di spogliatoio

Era il 30 maggio 1984, una data che rimarrà incisa nei cuori dei tifosi per sempre. Dalla Curva Sud, infuocata e ardente, uno striscione si stagliava contro il campo dell’Olimpico: “Giallo come il sole, rosso come il cuore”. Quella sera, Roma si trasformò. L’atmosfera vibrante e l’energia colma di passione di quella finale di Coppa dei Campioni contro il Liverpool avvolsero l’intera città. Dai quartieri storici alle periferie, il drappo giallorosso si estendeva, unendo anime diverse in un’unica fiamma. L’Olimpico era un vulcano in eruzione, tamburi rullavano, cori e applausi riempivano l’aria. I giocatori si preparavano al combattimento decisivo, ma tra loro spiccava uno: Agostino Di Bartolomei, il Capitano. Con la fascia di capitano al braccio e uno sguardo che nascondeva un amore incommensurabile per la squadra, Diba incarnava l’anima di Roma. Imperturbabile sotto il frastuono, sembrava custodire tutto l’affetto della città dentro quegli occhi scuri. Ma la vita, crudele come spesso è, aveva preparato un altro destino. Dieci anni dopo, il 30 maggio 1994, Agostino Di Bartolomei si alzava dal letto e attraversava silenziosamente la villa che condivideva con la moglie Marisa. Fuori in veranda, sotto il sole giallo, prese una pistola e premendo il grilletto, spezzò il suo cuore. Il destino aveva intrecciato due 30 maggio in modo inesorabile. Quel giallo e quel rosso, simboli di passione e dedizione, si erano sovrapposti, mescolati, per poi emergere con più forza. Il sole e il cuore che avevano unito tifosi e giocatori, erano diventati i testimoni di un’addio silenzioso e tragico. Nelle parole di chi ha visto quei giorni e ha vissuto quei momenti, emergono riflessioni profonde. Gli ex campioni, gli artisti fuorviati, si ritrovano a navigare tra i ricordi luminosi dell’apice e la normalità del presente. L’arte di vivere una vita così straordinaria eppure così comune, la lotta con il passare del tempo e la diversità di un’identità che non si può più indossare. Agostino Di Bartolomei, il Capitano, l’uomo che aveva portato i colori di Roma nel suo cuore e nei suoi capelli neri, è scomparso. Giallo come il sole che ha scaldato le sue giornate da campione e rosso come il cuore che ha battuto con passione per la sua squadra. Un addio prematuro, ma una storia che continua a illuminare il cammino dei tifosi, dei giocatori e di tutti coloro che amano il calcio oltre il campo. In fondo, forse proprio dietro l’imperturbabile sguardo del Capitano si nascondeva l’amore più profondo. Quel giallo e quel rosso erano lì, nei colori di Roma e nella passione che l’ha sempre guidato. Un amore eterno che, nonostante tutto, rimarrà nel cuore dei tifosi, sempre giallo come il sole e rosso come la passione

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